lunedì 13 agosto 2012

Missione recupero

Sabato scorso UnaM è partita in missione recupero dei bambini della tribù che erano stati affidati alla nonna per una lunga e fresca vacanza in montagna.
Dopo i 15 giorni canonici di ferie di mamma&papà, trascorsi nelle verdi valli ampezzane, i lemmi sono rimasti in compagnia di nonnaI e di mimì, una signora ultrasettantenne sempre disponibile che a casa di UnaM si cala nei panni di colf o baby-sitter, a seconda delle necessità.
Sabato mattina UnaM lavorava - come sempre -, di conseguenza aveva prenotato il volo per Venezia alle 5 di pomeriggio, certa di arrivare nelle casetta dei 7 nani verso l'ora di cena.
Ma aveva fatto male i suoi calcoli, sottovalutando il traffico passeggeri dell'aeroporto di Venezia, pieno come un uovo appena covato.
Scalo ore 18.15, senza bagaglio UnaM si reca al noleggio della macchina, già prenotato e pagato 2 mesi prima, e attende in coda circa un'ora poichè un gruppo vacanze aveva deciso di snobbare il torpedone granturismo ....

Inutili le garbate proteste di Unam infila .... ma perchè non aprire uno sportello dedicato ai prepagati ? troppo complicato ? boh !
Intorno alle 19 e trenta, circa 1 ora e un quarto dopo l'atterraggio, finalmente la madre imbocca l'A nonsoche verso Belluno, certa di non trovare traffico ....
forse per una congiura, tanti avevano avuto la sua stessa idea, e UnaM arriva a destinazione ben oltre l'ora di cena.
Così ieri mattina UnaM dedice di partire verso le nove, non si sa mai ...
Sveglia ore 7, preparazione bagagli con sottofondo di silenziosi lamenti di nonnaI che sarebbe rimasta sola fino a settembre, stivaggio in macchina di due trolley pieni all'inverosimile più zaino di topolino, borsa della madre e felpe varie.
Partenza alle 10 meno un quarto, tra grida e lacrime di gioia.
La tribù a bordo della panda nera presa a nolo giunge all'aeroporto di venezia intorno alle 12, giusto in tempo per scoprire che il distributore self-service vicino è fuori servizio e che bisogna andare in tangenziale per fare il pieno.
Rapida inversione di marcia e contrattazione con individui di origine slava che per caso si trovavano quel giorno alla pompa di benzina come volontari per i negati della modalità self-service.
Alle 14.00, dopo aver litigato con l'addetto del car rent a causa di alcune ammaccatture preesistenti sull'auto, fatto una lunghissima fila per i ceck-in veloci (?!), lottato per due posti al ristorante per i bambini - la madre rigorosamente digiuna ed in piedi -, passato indenne i controlli di sicurezza
- signora, ma è suo il topolino di peluche rimasto intrappolato nello
scanner ? -, finalmente la tribù si accomoda accascia nelle vicinanze del gate 14, in attesa della chiamata del volo AZ16?? ed una voce argentina esclama:
 - Mamma, ma se uno qui vuole fare la cacca ? -
UnaM riattiva i  due neuroni che aveva messo in stand-by, raccoglie bagagli, zaini, felpe, giacca, topolino e persino un bionicle in costruzione e si dirige verso i bagni, per soddisfare il b.f. del nano piccolo, appena in tempo per salire sull'aereo in partenza.
Atterraggio movimentato, ma la tribù è di nuovo al completo !

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