venerdì 3 dicembre 2010

Comunicare con i bambini ...

... tutte le frasi e i comportamenti che funzionano davvero!
- deve essere mio - ho esclamato appena l'ho visto sullo scaffale della feltrinelli.
Me l'aveva consigliato un'amica che a sua volta l'aveva scoperto per caso mentre cercava un libro che insegnasse a gestire i figli.
Lei di figli ne ha tre, tutte femmine tra i 2 ed i 9 anni ed una sera mi dice che devo assolutamente comprare quel manualetto di una psicologa canadese di nome Susanne Vallieres, mamma di tre bambini, che da più di venti anni  "si occupa della materia".
Bè, mi ero ripromessa di entrare in libreria e comprare solo il kazoo per la scuola di capitanuncino,circa1 euro di spesa e poi sono uscita con il mio immancabile sacchetto rosso in mano e 12 E in meno nel portafogli.
Subito ho cominciato a sfogliarlo, nel senso letterale del termine, infatti lo leggevo per strada, sbattendo come una mosca qua e là contro i passanti.
Nel capitolo primo - Il vero padrone di casa -  già mi assale l'idea che tutto quello che ho fatto con i lemmings sia sbagliato.
"si comincerà facendo rispettare le regole di base della vita familiare, quelle che non dovranno essere mai messe in discussione, quelle sulle quali non si dovrà mai scendere a patti: il comportamento a tavola (lemmo1 siediti composto - dov'è il braccio morto? - lemmo2 non si mettono le mani nel piatto di tuo fratello -  no, neanche nel tuo - tutti seduti finchè non finiscono anche mamma&papà), l'ora di andare a dormire (e va bene, anche stasera tutti nel lettone, tutti nel senso che a turno mamma o papà migrano nel lettino piccolo dlla microgiraffa) ...sicuramente il bambino agli inizi (solo agli inizi, poi  no?) continuerà a cercare di averla vinta, ricorrendo come al solito a pianti e strepiti ( poco ci manca che i vicini chiamino la polizia per presunti maltrattamenti su minori, non pensando che dovrebbe essere salvata la mamma dai maltrattamenti della prole). E proprio a questo punto i genitori devono dar prova di pazienza ed avere la forza di non cedere (ma è proprio a questo di punto che la mamma sclera - vedi il mio profilo - ed inizia ad urlare, più di prima se possibile) .....  I genitori dovranno sempre informare il bambino delle conseguenze derivanti dal mancato rispetto delle regole (annunciazzione, annunciazzione, ricordate?) e, se necessario (ma proprio se necessario, d'accordo?), metterle in pratica.
Troppo spesso (sempre, direi) i genitori sopportano il comportamento scorretto del bambino e ripetono la stessa cosa all'infinito ( lemmi 1&2 a fare colazione - Lemmo1 mettiti il cappotto - Lemmo2 ricordati la cartella, no la borsa del mio picci no, la cartella della scuola)  e all'infinito scendono a compromessi, finchè alla fine esplodono ed in preda ad una comprensibile, ma non consigliabile collera, infliggono castighi quasi sempre inadeguati ( vi tolgo la wii - lancio dalla finestra i ds - per il prossimo mese niente feste - vi mando in collegio).
Così dopo aver letto le prime pagine mi sono demoralizzata a tal punto da meditare di presentare le dimissioni da genitore all'ufficio parenti&affini.
Domanda in carta da bollo.

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