La felicità non è una meta di arrivo ma un modo di viaggiare
Unamammatralenuvole lesse questa frase quando aveva all'incirca 15 anni.
Chi non si ricorda i personaggi de "La felicità è", l'omino e la donnina fidanzatini pieni pieni di cuoricini?
Forse qualcuno più giovane di unamammatln potrebbe non rammentare, ma negli anni 80 tutte le adolescenti conoscevano a memoria le frasette, che venivano riportate sulle pagine dei diari, segreti e non.
Ebbene, unamammaragazzina promise che avrebbe fatto di questa frase il suo motto di vita, insieme agli altri 3.256 principi che strada facendo ha abbandonato.
Ma l'idea che la sua vita futura fosse improntata al carpe diem, al cogliere sempre il lato positivo delle cose che le capitavano, la rendeva la quindicenne figlia unica più felice della terra.
E per un lungo periodo riuscì a riempire le sue giornate con "ioni di positività".
In realtà ancora oggi unamammatln è capace di adattarsi a tutte le situazioni che incontra sul suo cammino, cambiando comportamenti e reazioni più velocemente di un camaleonte in calore.
Un'inguaribile ottimista, direi.
Recenti studi hanno evidenziato come le persone pessimiste si arrendano più facilmente di fronte alle difficoltà, abbiano meno successo nel lavoro, si ammalino più facilmente, mentre gli ottimisti riescano a raggiungere livelli più elevati in tutto ciò che fanno.
Ancora, si è rilevato come le persone ottimiste godano di uno stato di salute eccezionalmente buono, in quanto sembrerebbe che il loro sistema immunitario sia più efficiente: si ammalano di meno, invecchiano meglio e praticamente vivono più a lungo.
Bene ..... qualcosa non torna perchè unamammatralenubi è praticamente sotto pressione: