venerdì 31 dicembre 2010

Dell'esistenza di Babbo Natale


E' successo che l'altro pomeriggio unamammatralenuvole abbia azzardato un invito multiplo di bambini, maschietti e femminucce, tra i quattro ed i sette anni e mezzo.
Così.
Tanto per ricordarsi che è anche una mammachioccia.
Tanto per zittire la sua coscienza di mammachelavorasempre.
Fatto sta che intorno alle 17 si è riversata una minivalanga tra l'ingresso, il corridoio e la camera dei lemmings.
E la babysitter non era ancora arrivata.
Comunque sia, ad un certo punto della follia, tra chi voleva giocare con la Wii, chi con le costruzioni (nota: quelle piccole, mica i duplo eh) e chi desiderava colorare con la tempera, un microbo ha profferito le seguenti parole:
 - cosa avete avuto dai vostri genitori per Natale? -
Unamammatralenuvole con l'occhio esperto ha visto sul visuccio dei lemmi un'aria di smarrimento mista a delusione.
- ma come mamma, non ce li ha portati Babbo Natale i nostri regali? -
Panico.
- ma sìììì, il vostro amichetto - mannaggia a lui e a tutta la stirpe passata e futura - voleva dire che la mamma ed il papà hanno spedito la letterina di Babbo Natale e hanno messo l'indirizzo di casa  per la consegna, mica ce l'hanno tutti un camino da cui scivola il Babbo!
E poi qualcuno che aspettasse i doni e li sistemasse sotto l'albero ci voleva, e l'hanno fatto loro !
Per questo lo stranano pensa che siano stati loro!!! -
Unamammatra le nuvole non ha la più pallida idea dell'effetto che abbia avuto questa storia sui lemmi e sui loro amici.
E a tal proposito nel cuore della notte si è ricordata un capitolo del libercolo che ha letto sui bambini, quello di Suzanne Vallières, che tratta proprio delle domande dei genitori su quando sia il momento migliore per dire la verità ai propri figli.
La risposta?
" non private i bambini di questa gioiosa fiaba che si rinnova ogni Natale e che è dedicata solo a loro. I bambini hanno bisogno di rifugiarsi in una dimensione fantastica per poter evadere o, occasionalmente, per potersi proteggere dalla realtà del mondo esterno, spesso tanto esigente e costrittivo. E' una fuga necessaria persino per gli adulti, figuriamoci per un bambino!
Lasciamo dunque senza timori che i nostri bambini continuino a credere a Babbo Natale, al topolino dei denti da latte, al coniglietto di Pasqua e a tutti quei personaggi che nutrono la loro fantasia".
E la bravissima autrice ci ricorda alcune parole di Christian Lehmann, autore di romanzi e libri per bambini:
" Io non so se si debba credere a Babbo Natale, nè fino a quale età. Quello che so è che detesto coloro che credono malignamente di dover distruggere i sogni dei bambini prima che abbiano il tempo di essere loro stessi a dover dire addio ai propri sogni".
 Parole sante, signora mia!!

mercoledì 29 dicembre 2010

Auguri scomodi

Come tutti gli anni, anche questo Natale ho ricevuto un bigliettino di auguri da un parroco che mi è molto vicino.
Quest'anno, però, il bigliettino è stato un po' più lungo del solito, perchè don Corrado ha voluto trasmetterci alcune parole scritte da don Tonino Bello in occasione del  Natale del 1985.
Voglio condividerle con tutti voi.
Carissimi,
non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi "Buon Natale" senza darvi disturbo.
Io, invece, vi voglio infastidire.
Non sopporto infatti l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.
Mi lusinga addirittura l'ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli !!!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali.
E vi conceda di inventarvi una esistenza carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finchè non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.

Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita; il sorpasso, il progetto dei vostri giorni; la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalata.

On the road again


Coinvolti ancora dal vortice natalizio, unamammatralenuvole e il daddy, ahiloro, hanno ricominciato a lavorare.
Il daddy in modo graduale, senza grossissimi sacrifici, a parte la sveglia del gallo domestico che alleviamo in veranda.
Unamammatralenuvole, invece, è stata travolta da un insieme di compiti piuttosto ingrati e pesanti, a cominciare da una nottataccia di lavoro dalle dieci di sera alle nove di mattina.
Evento eccezionale, certo, perchè le ultime notti insonni hanno riguardato una gastroenterite acuta che colpì i piccoli marinai in primavera, a turni alterni, come al solito.
Allora si trattò di stare sveglia, seduta a piè di letto sulla comodissima chiccoblu, armata di bacinella di contrasto allo spruzzo selvaggio.
Questa volta invece no .... è stato un po' più difficile rimanere lucida ed arzilla con zero gradi che ghiacciavano le ossa dentro.
Comunque sia, la notte è passata.
Peccato siano rimasti i postumi della perdita di ben sette ore di sonno, ore che non sono state più recuperate nè lo saranno mai.
E con questo deficit di nanna unamammatralenuvole ha dovuto ugualmente svolgere le sue mansioni di mamma-moglie-casalinga, aggirandosi per casa come uno zombie in tranche, con l'espressione di un quadro  di Picasso.
Ha perso due o tre neuroni, non di più, ma per i prossimi giorni gli occhiali scuri diventeranno un accessorio d'ordinanza.

sabato 25 dicembre 2010

Natale in corso

Toh!!
Non è ancora passato ed io riesco a scrivere un piccolissimo post, che meraviglia.
Sono sopravvissuta alla prima tranche di festività .... un miracolo, quasi.
Aggiornamenti.
Negli ultimi due giorni la tribù si è allargata. sono arrivati da più parti suoceri, cognati e cuginettame vario, per un totale di numero 13 posti a tavola, ma non siamo superstiziosi.
Però.
C'è un però, infatti.
Ieri mattina il daddy appena sveglio - ore 5,50 circa - ha scoperto che la tribù meno due (che avevano il giaciglio natalizio in albergo) era rimasta chiusa - che dico chiusa - intrappolata in casa.
Panico. Le chiavi, inserite da un parente in buona fede dall'interno della porta, avevano fatto il loro lavoro cioè avevano chiuso la serratura e non ne volevano proprio sentire di riaprirla.
Nonostante le preghiere in aramaico.
Nonostante le bestemmie in dialetto locale.
Nonostante i tentativi di tutta la tribù che, a turni alterni, provava a girara la mandata.
Che fare?
Le alternative possibili erano tre o forse quattro.
La prima: chiamare il fabbro, che solo per il disturbo nella mattinata del 24 dicembre ci avrebbe spennato l'intera tradicesima, non di uno ma di entrambi.
La seconda: rimanere in casa tutte le festività, chiudendo le tapparelle e facendo finta di essere partiti per calde mete caraibiche. Unico inconveniente le grida dei lemmi - quattro a questo giro - che ci avrebbero inevitabilmente fatto scoprire dalla vicina impicciona.
la piccola vedetta lombarda
Terza possibilità: lanciare dal balcone il mazzo di chiavi al portiere e sperare che questi, con tutta la disponibilità di cui è capace, anche se quest'anno è andato scarso a mance e panettoni, riesca a disincastrare la serratura dall'esterno, liberandoci tutti. Se non ce la fa, vedere la soluzione numero uno.
Quarta ed ultima chance: lanciare il parente in buona fede modello ariete e sperare di sfondare la porta superblindata.
Ebbene ...il mitico Rocchilportiere ce l'ha fatta, ha aperto la porta e, toh chi si vede, auguri di Natale, grazie per la salvezza etc. etc...liberi tutti!
Unico commento del daddy: che figura di m***a.
Ancora buon Natale a tutti.

giovedì 23 dicembre 2010

Auguri, auguri, auguri

A chi ama dormire ma si sveglia sempre di buon umore,
a chi saluta sempre con un bacio,
a chi lavora molto ma si diverte di più,
a chi va di fretta in auto ma  non suona ai semafori,
a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse,
a chi spegne la televisione per fare due chiacchiere,
a chi è felice il doppio quando fa la metà, 
a chi si alza presto per aiutare un amico, 
a chi ha l'entusiasmo di un bambino ed i pensieri di un uomo, 
a chi vede nero solo quando è buio,
a chi non aspetta Natale per essere migliore
                               
                  BUON NATALE



P.S.: la recita del topomuschio unamammatralenuvole l'ha persa, un'altra crocetta aggiunta all'elenco, ormai lunghissimo, di sacrifici che fa per il suo lavoro .... sarà per l'anno prossimo, sigh!

sabato 18 dicembre 2010

Tutti al cinema

Oggi pomeriggio la tribù ha deciso, a maggiornaza relativa, di andare al cinema a vedere Rapunzel,  l'ultimo film di Natale per bambini in 3D.
Ecco!
Perfetto!
Ma perchè una notizia così anemica merita addirittura un post tutto suo? Eh?
Ve lo dico subito.
Per gli occhiali 3D.
Quegli occhilini, si fa per dire, che servono per potersi godere lo spettacolo in profondità.
Il cui utilizzo comporta qualche piccola ma superabile difficoltà nella gestione dei pargoletti e vi spiego come.
Avete mai provato a far indossare un altro paio di occhiali a vostro figlio che già porta i suoi d'ordinanza?
Avete mai tentato di pulire le lenti che a film iniziato sono già spalmate di olio d'asino delle patatine oopps delle chips?
Avete mai visto un film in 3D senza occhiali per il 3D perchè uno dei nani o tutteddue, a seconda dei casi, si sono lordacchiati i loro e non ne vogliono sapere di tenerseli sporchi, mentre voi lottate con coraggio contro un continuo senso di nausea?
Eh?
Mai provato urrà?
Bene, allora andate al cinema e poi mi direte!

p.s.: meno male che alcuni cinema si sono attrezzati con una salvietta che "dovrebbe" rendere pulite e luccicanti le suddette lenti.
A patto di non lordacchiare pure loro.

venerdì 17 dicembre 2010

Benvenuto Babbo Natale!

Negli ultimi giorni ho avuto un po' da fare .... neanche cinque minuti per aggiornare il mio diario .... neanche cinque minuti per dare una sbirciatina ai blogs che seguo ..... insomma sono stata incasinata tra lavoro, lavoro, lavoro e recita del fagiolo grande.
Bella, bellissima recita di cui non ho nemmeno mezza foto, perchè la mia superflex, annoiata di restare nel suo astuccio rosa, ha deciso di dichiarare sciopero che va tanto di moda oggi, vabbè, però mi ha abbandonato proprio all'inizio dello spettacolo.
Tanti canti, tutti i bimbi con jeans e maglietta rossa d'ordinanza, luci natalizie (e anche io tra una lacrima, anzi due, che scendevano sulle guance) hanno cantato  lo spot di natale bauli.
La settimana prossima la recita del topomuschio piccolo.
A presto.

lunedì 13 dicembre 2010

Un albero

Ecco un bellissimo esempio di come dovrebbe essere un vero albero di Natale!
Ahimè, quest'anno mammatralenuvole non è stata ancora presa dal sacro furore addobbesco e così l'angolo a ciò destinato sta ancora aspettando!
- se aspettiamo un altro po'- dice il daddy - arriva la befana, così non ci pensi più! -
Ed invece no!
Oggi pomeriggio, nella pausa post calcetto, prima di andare in ufficio, mammatralenuvole tornerà ad essere quella di sempre e con un po' di buona volontà addobberà la casuccia, albero e presepe al completo.
Dopodichè si stravaccherà sul divano, sfinita e sfatta, insieme alla tribù, ad ammirare il risultato del suo lavoro.

sabato 11 dicembre 2010

ancora in Umbria

Il viaggio si avvia alla conclusione …. con un po’ di magone visitiamo altre splendide località umbre.
Spello, un vera bomboniera, con il centro storico colmo di negozietti di vere delizie per il palato, le botteghe di artigianato (indimenticabili i pizzi macramè e lo show-room del legno d’ulivo) e le sue casette, i tetti con i comignoli, che ti sembra di essere arrivato in un mondo delle fiabe.
Dal 3 all’8 dicembre, poi,  si festeggiava la degustazione dell’olio tipico umbro e in molte norcinerie c’era la possibilità di assaggiare l’oro verde.






piccolo pensiero per la mamma

stradina di Spello

Ancora alla ricerca di castelli, questa volta a Spoleto, dove visitiamo la Rocca Albornoziana e la Cattedrale di Santa Maria Assunta, conosciuta anche come il duomo della cittadina.
Peccato che la rocca non si potesse visitare tutta.
una piccola finestra









perfetta visione ascendente
un modernissimo passaggio segreto


un pozzo dell'epoca?
il duomo in prima serata



 Ultima tappa prima di rimettersi in viaggio, un maneggio, per i bambini ....questa volta davvero!












Ma che puzza !!!










  

Alla fine della nostra gita, avendo perso ogni amore di casa, ma ancora con tanta voglia di girare, decidiamo di fare una puntatita all’outlet di Della Valle a Casette d’Ete.
Anche qui pensiamo che sia cosa buona e giusta comprare qualcosina a prezzi scontati (!!), giustificando la deviazione con una molteplicità di scuse - tanto è sulla strada del ritorno, è per i bambini etc.etc..-.
Risultato: ce ne torniamo a mani vuote, perchè i prezzi scontati non erano poi così tanto scontati. 
Siamo tornati a casa un po' tristi, ma felici e già stiamo programmando la prossima gita fuori porta.

Il viaggio continua

 Il viaggio continua con visita post prandiale alla rocca di Assisi (prego ammirare la vista mozzafiato qui a destra).
Uno splendido castello che abbiamo raggiunto dopo una scalinata in salita di innumerevoli gradini, che complice il freddo glaciale, ci ha fatto digerire le specialità umbre che avevamo appena assaggiato.
Tutti e cinque i nanetti che avevamo al seguito hanno insistito - anche i loro papà - per entrare all'interno  delle mura.
E vabbè, paghiamo il biglietto, ignari di quello che ci stava aspettando. Ecco, vedete la cima della torre qui sotto? Ebbene sì, siamo arrivati fin lassù, salendo su ripide scalette a chiocciola di pietra - senza alcuna considerazione per la 626, aggiungerei -
attraversando un luuungo camminamento coperto, all'inizio del quale i folletti mi hanno chiesto:" ma chi è quella persona laggiù?" ed io sono sicura (lo giuro) che davanti a noi NON C'ERA NESSUNA PERSONA, anche perchè una volta saliti sulla torre, all'aperto, eravamo i soli esseri umani!!!
Alla faccia di chi soffre di vertigini (una a caso).
camminamento oscuro

 Al termine della visita, tra camere del forno ed altre scale a chiocciola, questa volta più moderne, in metallo, siamo ritornati ad Assisi in cerca di qualche buon ricordo da portare agli amici ... e non solo. E vai con salse tartufate, tartufi a lamelle, salse di porcini, farro spezzato, olio umbro(squisito), confetture golosissime ed altre specialità.
Ovviamente a seguire pausa merenda in caffetteria, per gustare un'ottima cioccolata calda con panna - sempre per i bambini, che pensate mai - con accompagnamento di minipasticceria della casa.

 Sopra potete ammirare un esemplare delle nanità dopo il gozzovigliamento.



A destra un altro esemplare postcacao che riflette sui misteri della vita.








Nota di servizio: dopo due ore circa ci siamo riseduti a tavola, sempre per i bambini, però.

Viaggio in Umbria 2

Secondo giorno.
Gita ad Assisi.
“Allora ci vediamo nella hall alle ore 9.30, già colazionati e pronti per partire” si era detto la sera prima.
Infatti alle 11.00 eravamo ancora là, già mangiati, sì, ma con qualcuno che era rimasto tra le braccia di Morfeo.
Comunque sia, si parte, destinazione l’Eremo delle Carceri.
Un posto molto suggestivo, praticamente in alta montagna e si capisce allora perché S. Francesco parlasse con i lupi.
Dopo svariati tornanti e diverse fermate indotte dai  vomitini-brothers, eccoci all’ingresso dove unamammmatralenuvole scopre che la mise scelta per la gita è assolutamente fuori luogo: pantaloni stile cavallerizza di cotone leggero, stivali stesso stile con suola liscia, né guanti, né cappello, né sciarpa, solo un etereo foulard al collo come se fosse in gita al mare anziché sui monti perugini.
Ed inizia la colletta tra gli amici, chi un guanto, chi un paraorecchie, chi un mi dispiace ma ho freddo. Del resto sono una mamma tra le nuvole, sennò che priscio c'è?

Segue passeggiata in salita su fondo scivoloso a causa delle foglie, di uno spendido colore autunnale, dal giallo al rosso (le foto erano venute male).
 Ad un tratto il Lemmo due è in preda a crisi isterica dovuta alla paura delle foglie (?), per qualche inspiegabile motivo nata dalla visione di un cartone animato di Scooby-doo.
Troppa tv, lo dicevo io!
Si decide di farlo tornare indietro, da solo? nooo, allora la mamma ne approfitta per visitare, al calduccio, la rivendita di souvenirs .....
meno male, perchè stavo rischiando l'assideramento delle estremità.




 Seguono foto
vista dall'eremo delle carceri
panorama di Assisi

da un'altra angolazione, ancora panorama

Immancabile il malefico ds, tanto osteggiato da mamma e papà, ma quanto mai utile in talune occasioni - leggi durante le luuunghe attese a ristorante -.
Comune denominatore della vacanza: con la scusa che i bambini devono mangiare noi magari prendiamo solo un antipasto, si trascorreva gran parte della giornata a tavola. 
p.s.: nessun pranzo o cena si è concluso con il solo antipasto!

segue al post successivo

giovedì 9 dicembre 2010

Viaggio in Umbria 1

Con un po' di ritardo ecco il primo post del viaggio.

Prima parte dell'avventura nella terra di S. Francesco.

Orario previsto della partenza: ore 8.30. Orario effettivo della partenza: ore 10.00.
Carovana composta da numero tre autovetture modello stationvagonsuvgigante, con tutto ma proprio tutto quello che serve o che potrebbe servire ai pargoli in 5 giorni di vacanza (oops, abbiamo dimenticato il termometro per nani, ma non ti preoccupare daddy che una farmacia la troviamo).
Inevitabile la prima tappa all'autogrill, ad appena 1,5 km dal casello di entrata.
Mamma papà pipì cacca una cosa da manzare e perchè no, visto che c'eravamo, la carovana si è fermata per fare colazione, una seconda colazione perchè la prima era stata consumata alle ore otto.
Per la prima pausa ci giochiamo circa 3/4 d'ora.




Inesorabilmente iniziano le canzoncine dello Zecchino d'Oro, mica un solo cd, no, un'intera chiavetta usb piena piena di motivetti per bambini ..... il lemmo due entra nel mondo dei sogni già dopo "il coccodrillo come fa?", nonostante il DS lo avesse tenuto sveglio e concentrato con supermariobros.
Il lemmo uno, invece, complice una potentissima ricetrasmittente nana che il suo amichetto di viaggio gli aveva gentilmente fornito, non ha fatto altro che parlare con il compare - pronto-mi ricevi?-posizione-missione-volante uno a volante due-passoechiudo.
N.B.:quest'ultimo segnale è stato pronunciato in prossimità dell'uscita per Assisi, vale a dire dopo circa 5 ore e mezzo di viaggio.
Per la gioia delle orecchie di mamma e papà.




Ma finalmente si giunge a destinazione, o meglio raggiungiamo Assisi, perchè il posticino che avevamo scelto
era in c... alla luna ..... strade con tornanti inimmaginabili per me che vivo sul mare o quasi.
Una volta arrivati in cima alla collina, però, la vista mozzafiato ci toglie ogni parola.
Per i curiosi castello di petrata


In serata una breve visita alla basilica di Assisi ci fa riconciliare con il mondo.


Christmas swap

Apro una piccola parentesi per mostrarvi l'augurio natalizio che mi ha inviato l'amica di swap simoff, una vera delizia per chi ama come me il faidate.
Guardate ed ammirate ...
"un piccolo taccuino .....
.....per i tuoi sogni"


Grazie Simona!!

mercoledì 8 dicembre 2010

A spasso per l'Umbria

Rieccoci qua!
La tribù è appena tornata da una vacanzetta di cinque giorni in Umbria, trascorsa con amici tra Assisi, Spello, Perugia e Spoleto.
Da domani su questo stesso canale il reportage del viaggio.

venerdì 3 dicembre 2010

Comunicare con i bambini ...

... tutte le frasi e i comportamenti che funzionano davvero!
- deve essere mio - ho esclamato appena l'ho visto sullo scaffale della feltrinelli.
Me l'aveva consigliato un'amica che a sua volta l'aveva scoperto per caso mentre cercava un libro che insegnasse a gestire i figli.
Lei di figli ne ha tre, tutte femmine tra i 2 ed i 9 anni ed una sera mi dice che devo assolutamente comprare quel manualetto di una psicologa canadese di nome Susanne Vallieres, mamma di tre bambini, che da più di venti anni  "si occupa della materia".
Bè, mi ero ripromessa di entrare in libreria e comprare solo il kazoo per la scuola di capitanuncino,circa1 euro di spesa e poi sono uscita con il mio immancabile sacchetto rosso in mano e 12 E in meno nel portafogli.
Subito ho cominciato a sfogliarlo, nel senso letterale del termine, infatti lo leggevo per strada, sbattendo come una mosca qua e là contro i passanti.
Nel capitolo primo - Il vero padrone di casa -  già mi assale l'idea che tutto quello che ho fatto con i lemmings sia sbagliato.
"si comincerà facendo rispettare le regole di base della vita familiare, quelle che non dovranno essere mai messe in discussione, quelle sulle quali non si dovrà mai scendere a patti: il comportamento a tavola (lemmo1 siediti composto - dov'è il braccio morto? - lemmo2 non si mettono le mani nel piatto di tuo fratello -  no, neanche nel tuo - tutti seduti finchè non finiscono anche mamma&papà), l'ora di andare a dormire (e va bene, anche stasera tutti nel lettone, tutti nel senso che a turno mamma o papà migrano nel lettino piccolo dlla microgiraffa) ...sicuramente il bambino agli inizi (solo agli inizi, poi  no?) continuerà a cercare di averla vinta, ricorrendo come al solito a pianti e strepiti ( poco ci manca che i vicini chiamino la polizia per presunti maltrattamenti su minori, non pensando che dovrebbe essere salvata la mamma dai maltrattamenti della prole). E proprio a questo punto i genitori devono dar prova di pazienza ed avere la forza di non cedere (ma è proprio a questo di punto che la mamma sclera - vedi il mio profilo - ed inizia ad urlare, più di prima se possibile) .....  I genitori dovranno sempre informare il bambino delle conseguenze derivanti dal mancato rispetto delle regole (annunciazzione, annunciazzione, ricordate?) e, se necessario (ma proprio se necessario, d'accordo?), metterle in pratica.
Troppo spesso (sempre, direi) i genitori sopportano il comportamento scorretto del bambino e ripetono la stessa cosa all'infinito ( lemmi 1&2 a fare colazione - Lemmo1 mettiti il cappotto - Lemmo2 ricordati la cartella, no la borsa del mio picci no, la cartella della scuola)  e all'infinito scendono a compromessi, finchè alla fine esplodono ed in preda ad una comprensibile, ma non consigliabile collera, infliggono castighi quasi sempre inadeguati ( vi tolgo la wii - lancio dalla finestra i ds - per il prossimo mese niente feste - vi mando in collegio).
Così dopo aver letto le prime pagine mi sono demoralizzata a tal punto da meditare di presentare le dimissioni da genitore all'ufficio parenti&affini.
Domanda in carta da bollo.

giovedì 2 dicembre 2010

risultato finale

Ecco, sono impazzita, solo un po' più del solito, ma alla fine ce l'ho fatta ... ho scelto questo sfondomix !
Vi piace?
Fatemi sapere.

piano piano ...

et voilà ... una parte dello sfondo è qua !!!

Tentativi

Questa pagina bianca è il risultato dei miei tentativi di impostare lo sfondo di Azzurra .... ma sono sicura di riuscirci, spero!

Grazie Azzurra

Un post per ringraziare Azzurra di grafic scribbles che mi ha regalato uno sfondo bellissimissimo per il miodiario on line. Mi sarebbe piaciuto indossarlo subito ma - come, non lo sapete?- recentemente ho vinto il titolo di verapippadelweb e nonostante i mille e passa tentativi di cambiare lo sfondo, non ci sono riuscita!!
Ma l'anno non è ancora finito....
Grazie Azzurrra, sei stata un angelo!

lunedì 29 novembre 2010

Scuola di cucina


Anni fa, correva l'anno 1987, mia mamma ebbe la felice idea di iscrivermi ad una scuola di cucina, visti i tentativi falliti di insegnarmi qualcosa di commestibile da mangiare
Faccio una premessa: mia madre era bravissima in cucina - e lo è tuttora, a differenza mia - e per giunta era organizzatissima per i pranzi e le cene, preparava deliziosi pranzetti in un nanosecondo nonostante anche lei lavorasse.
E poi variava ogni santo giorno il menù.
Lunedì mozzarelle e ricotta, martedì pesce, mercoledì arrosto e così via fino al sabato che predominava il lesso (mio papà era toscano e nonsiamai mancava il lesso sulla sua tavola).
A casa mia i pranzi erano pranzi con la P maiuscola, con primo piatto, secondo e contorno, frutta e la domenica il dolce (indimenticabili le guantiere di paste di Guerrieri, proprio sotto casa).
Così un giorno decise che sarebbe stata l'ora anche per me di diventare una brava cuoca, anche se non ancora moglie e mamma.
E così fu.
Fui iscritta alla migliore scuola di cucina della mia città.
All'epoca era gestita dalla mamma di una mia compagna di classe,  una donna con un carattere forte e determinato che aveva cresciuto quattro figli e che sfortunatamenteci ha lasciati qualche anno fa.
 Comunque, per tornare al punto, mi iscrissi insieme ad una mia cara amica, tutte e due zitelle signorine con tanta voglia di imparare.
Purtroppo le lezioni su di me non attecchirono. Imparai a fare le crepes (bene) e null'altro, solo flebili ricordi di risate e pan di spagna afflosciati.
Ora che sono mamma, però, la situazione ... è peggiorata!
nel mio frigo
Con la scusa che non ho mai tempo mi riduco a preparare sempre le solite cose, non solo ai bambini - pasta bianca con il formaggino, pasta rossa con il sugo, birbe di pollo e cotolette - ma anche al daddy che ogni volta che la mia dolce mamma mi prepara qualche manicaretto e me lo fa trovare in frigo, esclama:
"allora oggi si mangia!".
Che dire, mi piacerebbe tanto essere la casalinga che va a fare la spesa al mercato con il carrello al seguito e sceglie una mela piuttosto che un' altra, la verdura più fresca invece della solita surgelata, mi piacerebbe assai.
Nel frattempo mi sono comprata il carrello.

Buon inizio di settimana

Buongiorno|
Buon lunedì mattina!
Vi è mai capitato di sentire la sveglia che suona sul comodino e di fare finta che non sia a voi ... di continuare a rigirarvi tra le lenzuola come una cotoletta e mugulare singole sillabe nei confronti di chi - più sveglio e saggio di voi - ha già cominciato a preparare la colazione, il caffè, si è già fatto la barba e ha svegliato i pargoli?
No? non vi è mai successo?
Bè, fino ad oggi neanche a me.
Stamattina però, complice una cervicale aggressiva che ieri pomeriggio mi ha tenuto compagnia mentre lavoravo e non mi ha abbandonato fino alla seconda trasfusione di novalgina in tarda serata, bè, stamattina nel letto c'era un ectoplasma con la mia forma, con gli occhi cerchiati e lo stomaco in rivolta per le nausee notturne.
Poi mi sono ricordata di avere una famiglia che aspettava la mamma in cucina e, no, non potevo abbandonare tutta la tribù solo per un banale mal di testa.
Non si fa, non è educativo - ripeteva il daddy mentre arrancavo gattoni verso il bagno - che ricordo avrebbero avuto i gemellidiversi della loro madre sfatta e rantolante nel letto ?
Ed allora eccomi qui, vispa e pimpante, pronta ad affrontare le infinite fatiche di madre in una giornata piena di - in ordine casuale- calcetto, inglese, chitarra, compiti e barbiere.
Ah che sciocca, dimenticavo che alle 16 sarò al lavoro per un convegno organizzato dall'università .... ed intanto sarà già sera.

domenica 28 novembre 2010

Mamma oggi lavora

domenica mattina ore 8.00 tutti a colazione, seduti
-mammamammamam, che fazzamo ozzi ?-

- e, lo sai piccolo lemmodue, oggi è domenica e non c'è scuola nè asilo. dobbiamo andare tutti a messa alle 10.00 e poi andiamo alla feltrinelli che ci sono i burattini e poi a casa della nonnaI -

- che bello, mamma - grida lemmouno - oggi stiamo tutti insieme e poi nel pomeriggio possiamo pure tornare alla porta magica (n.d.b.sempre la feltrinelli di prima) -

- e, no, veramente oggi pomeriggio la mamma lavora; vi prometto però che un altro giorno ... -

- peròòòò maaaaamma, anche oggi no! -

seguono visucci tristi ed anche un po' inc...ti, rimasti così fino ad ora,che praticamente sto uscendo.

Ch' aggia fà !

sabato 27 novembre 2010

Un piccolo contributo


La rappresentante di classe del Lemmo uno mi chiama la settimana scorsa e mi dice:
- offerta di beneficenza natalizia? -
- certo - rispondo - anzi ne prendo due - aggiungo - pensando alla lotta disperata del secondonano, fino all'ultimo capello in testa del primonano che non avrebbe mai ceduto l'omaggio.
Io sono favorevole ad ogni forma di aiuto benefico, dalla monetina alla signora che vive per strada alla vendita delle azalee della ricerca o delle arance della salute o ancora delle candele di associazioni di volontariato per l'assistenza domiciliare ai malati.
Spesso nelle piazze della mia città appaiono gazebi di associazioni di ogni tipo per la raccolta di fondi da destinare ai loro scopi benefici.
Ma l'associazione per la quale ho donato solo qualche spicciolo, in cambio di graziosissime candeline di Natale (qui a fianco), non la conoscevo.
E me ne vergogno un po', perchè aiuta i genitori che lottano in silenzio ogni giorno accanto ai loro bambini, tutti i giorni dell'anno, tutti gli anni.
Altro che solidarietà! 
"L'agebeo  Associazione genitori bambini emato oncologici - leggo - nasce nel 1990  dalla volontà di un gruppo di persone sensibili al problema della leucemia infantile.... opera da 15 anni all'interno della Pediatria Emato-Oncologica "F. Vecchio" dell'Azienda Ospedaliera Policlinico di Bari per lavorare a contatto con i bisogni e le necessità dei pazienti affetti da tumori infantili".
Sono felice di aver dato un piccolo contributo anche io.

Abbinamenti

Qualche giorno fa diedi la mia adesione per partecipare ad uno swap natalizio, sotto l'egida di Lalaura di otto cuori in una capanna ... potete vedere il banner in basso a dx, un po' più giù sì proprio lì.
Bene, sono stata abbinata come le altre swappiste (?!) anche se mi ero dimenticata di inserire l'e-mail per lo scambio di indirizzi, tanto ero presa dall'entusiasmo di postare il mio commento.
Ma adesso ho provveduto, spero.
il mio segnalibro natalizio
Ecco un'anteprima del mio capolavoro, costatomi intere notti insonni ... bugia, scherzo ovviamente anzi è stato un piacere preparare con le mie manine sante qualcosa che non fosse commestibile , visto che è noto che con l'arte culinaria sono una frana.
Carino, vero? (chi si loda s'imbroda, direbbe mia zia zitella, ops, signorina).
Il fatto è che da sempre sono  appassionata di faidate, che fosse il vestitino a maglia per lo yorkshire nano o la sciarpa per il fidanzato o la presina all'uncinetto o ancora il coordinato lenzuolo-copertina a punto croce per i due lemming.
A proposito, ho gli armadi pieni di copertine, trapuntine, bavagline (bavagline?) ed ho due figli maschi .... mi chiedo a chi lascerò la mia eredità
di mani di fata?


nota per le altre swappiste di lalaura: complimenti per i vs blog, sono tutti da seguire !!!

giovedì 25 novembre 2010

Ci siamo!
Tra un mese è Natale .... ed io non mi sono ancora preparata il piano d'attacco per le festività.
Previgilia  a cena fuori, vigilia a casa nostra e 25 dai parenti?
o partenza strategica per la montagna il 23 dicembre e chi si è visto si è visto?
Un dilemma.
Intanto stamattina DEVO presentare assolutissimamente la domanda di ferie, sennò farò le nozze feste con i fichi secchi.
Natale o Capodanno?
Le colleghe sceglieranno sicuramente lo stesso identico periodo mio, a prescindere dalle mie volontà.
Il criterio per la concessione, dice il capo, sarà l'alternanza rispetto alle ferie dell'anno scorso.
Bene!
Io l'anno passato NON ci sono andata proprio in ferie ... cosa significa? che quest'anno sparirò già dal 19?
Chi sopravviverà vedrà.

Il tempo vola

Ma come, è già mezzanotte, cioè è oggi ma in realtà siamo già a domani ?!?!??
... ma se sono appena tornata a casa dall'ufficio con il lemmo 1 al seguito ....
è già finita la serata?
ed io che volevo scrivere, scrivere, scrivere taaaante cose che mi sono successe oggi .... sarà per domani, cioè oggi, insomma, sì, tra qualche ora.
 buonanotte!

martedì 23 novembre 2010

Giornata di ordinaria follia

Anche oggi si prospetta una giornata di ordinaria follia, della mammatralenuvole s'intende, con il seguente piano strategico:

accompagnare, con la macchina perchè minaccia pioggia ma non piove, i due lemmings a scuola, ognuno alla sua, sennò che piacere è?

passare almeno 10/15 minuti primi a cercare parcheggio, anche se munita di contrassegno per la zona vip ma se non c'è posto non c'è posto

correre in ufficio, fingendo coliche con espressione dolorante

leggere, firmare, smistare,  pausa caffè, accogliere, sorridere, altra pausa caffè, attacco di gastrite

presenziare ai colloqui con le maestre, necessari ed indispensabili per il buon andamento della vita scolastica del lemmo numero uno

accompagnare pargoli in piscina

nel frattempo andare a fare la spesa

ritornare in piscina  e fare farsi la doccia insieme ai pargoli e asciugarli, tutti

lasciarli a casa della nonna

andare a lavorare, di nuovo

riprendere i pargoli "già mangiati" da casa della nonna

rientrare alla base, sfatta, stanca, distrutta e

ricominciare il tour de force con lo schema pigiama - latte - letto - storia - capricci - grida - zzzzz
Ed anche oggi la giornata di mammatralenuvole passerà, con umori variabili, tra alti e bassi (di urla, s'intende); come sempre il momento più bello sarà l'ingresso sonnecchioso sotto le lenzuola.
.... ma come ho potuto dubitarne, mi chiedo?

lunedì 22 novembre 2010

Regali di Natale

Ore 14.00 sulla soglia dell'asilo.
Iil lemming piccolo è uscito con un altro nanetto, il quale rivolgendosi ad una mammatralenuvole più distratta del solito, ha esclamato, ignaro delle conseguenze nefaste a cui sarebbe andato incontro:
" ozzi illemmo piccoo ha putato l'accua suttavoo"
Per tutta risposta, non dovuta peraltro, il suddetto numero due lo ha minacciato:
"domani potto accuola a pittola e ti pparo".
Bene!
Per Natale sarà graditissima la casa delle bambole e la cucina pasticcera di Barbie.

domenica 21 novembre 2010

Ma non capisci?


Gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre costretti a spiegar loro le cose
Antoine de Saint Exupéry
Ieri pomeriggio festa d'ordinanza dei due lemmi in ludoteca  per arrampicarsi, rotolarsi, appendersi e divertirsi a mille.
La mamma, tra le nuvole più del solito, uscendo di casa ha dimenticato, nell'ordine, i seguenti oggetti:

prima il regalo ed è tornata su con i nani...
poi ha scordato il lemming piccolo sul pianerottolo ed è risalita di nuovo...
in seguito ha lasciato le chiavi della macchina che il daddy gentilmente le ha lanciato dal balcone messo nell'ascensore mentre guardava la PARTITADELLAROMA...
infine si è dimenticata del serbatoio vuoto della benzina, ma ormai era così tanto in ritardo che avrebbe fatto pure l'autostop pur di arrivare in tempo alla festa.

E così alla fine sono giunti tutti e tre a destinazione, tra i lamenti silenziosi del lemmo 1 ed i brontolii della pancia del lemmo 2, perennemente affamato.
In serata, mentre mammatralenuvole si affannava alla ricerca di un posto auto sotto casa, si è permessa di chiedere, incautamente, ai due fratellineltempo:
- ma vi siete divertiti?-
Ed il grande capitano ha sentenziato:
- Bè, diciamo di sì, epperò se arrivavamo prima alla festa saremmo rimasti di più e ci saremmo divertiti di più e avremmo mangiato di più; uffa!tutta colpa tua che hai dimenticato quelle cose, anche mio fratello, pensa, come fai a non capire?-

Già, come ho fatto a non capire?
Meno male che ci sono i figli!

sabato 20 novembre 2010

Oggetti transizionali


Grrr
Oggi sono andata a prendere il lemmo due all'asilo e mi ha fermato la direttrice psicopedagogista 
- ho notato che lemmo 2 porta da casa ognissantogiorno un gioco nuovo -
- .... -
- ed ho anche notato che è riottoso quando la maestra gli dice di lasciarlo al contrassegno -
in realtà si innesca una vera e propria battaglia all'ultimo sangue tra lui e la poerella, il cui esito è scontato, almeno per me.
- ecco, le voglio dire ma dovrebbe già saperlo, che è vietato portare all'asilo oggetti di piccole dimensioni, ma anche di grandi dimensioni, come il foglio di carta tutto disegnato che ha portato stamattina -
- ma qual ... ah, il disegno del bakugan che abbiamo fatto insieme mentre ingurgitava il latte&nesquik, ah, quell' oggetto di grandi dimensioni -
Seguono inevitabili scuse e contrizioni della mammatralenuvole, in un continuo e lamentoso atto di dolore e di colpevolezza e rassicurazioni scritte davanti ad almeno quattro testimoni, anche se uno, il lemmo piccolo, non ancora maggiorenne ma capacissimo di intendere e soprattutto di volere.
Vanno bene le regole ...
Sono d'accordo di non introdurre in classe piccoli giocattolini stile sorpesa dell'uovo kinder, che spesso ci vuole una laurea per costruire ...
vada anche per il cazziatone gratuito nei modi e nelle parole ....

... ma c'è un limite a tutto !

Tutta questa premessa non per criticare la direzione dell'asilo, nonsiamai.
ma perchè tuttoduntratto la severa rottermaier ha detto:
- forse il bambino ha ancora bisogno del suo oggetto transizionale -
 ma certo! forse ha ragione lei, sarà proprio la mancanza di questo oggetto trasdiziochè? che spinge il pargolo ad accaparrarsi tutte le mattine un qualcosa da portare a scuola, fosse anche l'ombrello della mamma.
Allora mi sono informata, sul web ovvio, su cosa diavolaccio sia l'oggetto misterioso ed ho trovato, tra l'altro:


" ... ha il fine di analizzare il concetto di oggetto transizionale .... rappresenta il primo oggetto “non-me” che il bambino possiede... infatti, comincia ad esplorare il mondo esterno costellato di oggetti “non-me” per potersi allontanare dalla madre e conquistare l’indipendenza che lo porterà a sopportare la sua assenza .... tutto ciò è possibile grazie all’area transizionale in cui si inserisce lo stesso, ovvero una zona intermedia fra la realtà interna e quella esterna di ogni individuo ... i peluche e le bambole sono spesso riconosciuti come oggetti transizionali, così come l'amico immaginario".

A prescindere dal fatto che mio figlio, carne della mia carne, ha già conquistato l'indipendenza da tempo e già sopporta a malapena la presenza della madre, figuriamoci la sua assenza, comunque la scena pietosa della maestra sottuttoio poteva pure risparmiarsela!