giovedì 3 maggio 2012

Sono arrivate le rondini

E’ primavera.
Sono arrivate le rondini.
Anche a casa della tribù sono arrivate, hanno fatto capolino e sono proprio entrate a salutare.
Questa è la loro storia.
C’era una volta una coppietta di rondini in cerca di casa.
Adocchiarono durante uno dei giri di perlustrazione un  posticino ideale per accogliere i futuri nati, un posto di forma circolare, di colore arancione con pareti lisce ed invitanti.
Il tubo di areazione della ventola del bagno cieco di casa di UnaM.
Decisero così di entrare per costruire il loro nido d’amore.
Ma non avevano fatto i conti con le abitudini di UnaM alle prese con le pontificazioni sul trono dei suoi pargoli, o meglio con quello che sprigionano le suddette pontificazioni …. miasmi insopportabili persino per il naso di chi ha  messo al mondo due figli adorabili.
Più volte al giorno gli adulti accendevano quella ventola per non cadere lunghi lunghi distesi in occasione dell’ “ Operazione Pulizia”.
Il padre – esperto del settore – aveva cercato persino di dotare la famiglia di maschere antigas efficaci contro le peggiori esalazioni tossiche, ma la moglie in un raro momento di lucidità si era opposta.
Ad ogni modo la coppietta di uccellini ben presto si accorse che il sito non era idoneo per far nascere e sopravvivere i pulcini e tentò, invano, di riguadagnare l’uscita.
Per tutto il pomeriggio e per tutta la sera ed in verità anche per tutta la notte quei poveri uccellini indifesi cercarono di guadagnare l'uscita del lungo tunnel arancione, fino a quando stremati, erano crollati in un assoluto silenzio.
Un tardo pomeriggio in cui UnaM tornava in stato comatoso dal suo lavoro, sentì un chiaro cinguettio provenire dal bagno e pensò si trattasse di uno degli scherzi che solitamente le propinano a turno i suoi figli, ben celati dietro qualche tenda in attesa dello spanticamento della genitrice.
E invece no.
UnaM pensò in un primo momento di aver avuto le traveggole ( sentite suoni che gli altri non sentono ? era stata una delle domande preferite tra quelle che le erano state rivolte quando partecipò al concorso pubblico a 90 posti per funzionari statali – futuri dirigenti stressati).
Ed infatti non ci fece più caso, nonostante si sentisse provenire chiaramente dalla ventola un grattamento come di zampette che raschiano …. ma la cosa non la colpì più di tanto ed infatti chiuse la porta del bagno e se ne andò a dormire.
Peccato che l’indomani alle ore 5.00 - praticamente all’alba - un  garrire avrebbe svegliato di soprassalto il marito che per quel giorno non aveva messo la consueta sveglia alle 6 poiché in ferie.
Era ormai chiaro a tutti – tranne ad UnaM che dormiva ancora – che qualcosa si era incastrata nel condotto di aereazione e che bisognava intervenire.
Unam preferisce sorvolare sulla descrizione delle modalità con le quali furono salvate le rondinelle (scaletta aperta sulla base di una sedia larga, marito in bilico armato di guantoni di pelle e cacciavite, moglie con sguardo allampanato e con una fretta in corpo in bilico sull’altra scala … insomma …. uno spettacolo).
Alla fine  le due bestiole si salvarono.
Furono garbatamente (con scopa) accompagnate al balcone e riacquistarono la libertà.
Ovviamente UnaM quel giorno arrivò in ritardo al lavoro e trovò estremamente complicato spiegare il motivo di quel ritardo!

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