sabato 25 maggio 2013

Un cane per amico

UnaM ha sempre avuto cani per casa.
Da quando nel 1973 la zia tornò a casa con un microbo di yorkshire - comprato addirittura da Mendillo a Roma - si passò nel 1980 ad un altro yshire, ancora più piccolo e di provenienza locale e poi nel 1984 toccò ad un fox terrier nato e comprato nel Salento e per finire nel 1996 fu acquistato un boxer femmina cresciuta ad ormoni del peso di 40 kg.
Quando nel 1999, qualche mese prima dell'addio del nonno, ci salutò anche la boxerina, la nonna dei lemmi decise che era arrivata l'ora di acquistare un altro cane perchè - sosteneva lei - i bambini si sarebbero divertiti con un cane per casa .... la sua di casa, perchè mai UnaM si sarebbe potuta dedicare anche ad un altro animale, con tutte le cose che aveva da fare da quando apriva gli occhi la mattina.
La zia dello yorkshire decise che si doveva comprare un bassotto tedesco nano a pelo corto  - Kurzhaariger Zwergteckel (non è una brutta parola ma il nome della razza in tedesco).
Si leggeva su un sito che parla di razze canine che "esistono nove diverse varietà di bassotto .... tutte hanno origini molto antiche .... è tra i cani più conosciuti del mondo ed in Germania è, insieme al pastore tedesco, il cane nazionale".
Si leggeva ancora "...razza ineguagliabile per affettuosità e devozione nei confronti del proprio padrone e della famiglia. Con questa razza non esistono problemi di incompatibilità. È un cane che riesce sempre a farsi capire ed a comunicare con le persone. È un perfetto cane da compagnia, date le sue grandi qualità caratteriali. Razza molto generosa. È allegro e abbastanza vivace. Razza piuttosto intelligente ed ubbidiente. Adattissimo per stare a contatto diretto con i bambini. Razza ottima per tenere sempre in casa o in appartamento".
Perfetto.
Ma ad UnaM è sfuggita qualcosa.
Non appena le fu comunicata la notizia dell'imminente arrivo di un cagnotto a casa di due persone non più giovincelle, UnaM si sentì in dovere di avvertire  o ricordare per chi l'avesse rimosso, che un cane, per quanto piccolo potesse essere  era sempre un impegno anche se non lo devi portare a correre per i campi come la nonna faceva con il boxer.
UnM si era sentita in dovere di ricordare che anche la scelta del colore - il nero - era stata inopportuna perchè una salsiccia piccola e nera non si vedeva sui tappeti e qualcuno sarebbe potuto cadere.
Imfatti la zia dopo due giorni inciampo' sulla povera bestiola e si ruppe il naso.
Ma il peggio doveva ancora capitare.
Il coso nero, che i bambini ironicamente avevano chiamato Scooby, iniziò a non gradire gli imponimenti della nonna come quello di uscire per i bisogni o entrare nella vasca per il bagnetto.
Proprio non lo sopportava il fatto di dover uscire di casa per fare pipì ... poteva farla tranquillamente a casa sul giornale adagiato in veranda ... e poi che fissazione infilare il collo in un cappio, per giunta con i brillantini.
Così fu che incominciò a ribellarsi a tutte quelle regole che un cane, animale libero, non può sopportare.

Vigilia di Natale 2012, ore 23.30 circa.
UnaM si sta accingendo ad andare a letto e squilla il telefono.
UnaM: Pronto?!
interlocutore ancora ignoto: pronto UnaM sono la zia volevo dirti che sto portando la nonna al pronto soccorso perchè scooby l'ha morsa - un eufemismo - perchè non voleva che affondasse il muso nella spazzatura e così ha affondato i denti nella gamba di tua madre ...
UnaM: !?!?
zia: ... sai com'è tua madre non vuole andare in ospedale ma la ferita è grande e sta perdendo sangue ...
UnaM. sto arrivando!
zia: ... no, no, non devi venire anche tu ... te lo volevo dire perchè sei la figlia e lo devi sapere anche perchè lei è incavolata nera e non ti voleva dire nulla ....
UnaM: clic
zia: pronto ... UnaM ... pronto ....
nel frattempo la nipote si era vestita , aveva chiamato un tassì - a mezzanotte di Natale - ed era già sotto casa della madre mentre la zia ancora stava cercando di inteloquire con qualcuno alla cornetta.
La nonna che non voleva andare al pronto soccorso tornò a casa con 20 punti di sutura alla gamba dx ed altrettanti alla sx, manco l'avesse morsa Cujo.
 La convalescenza fu lunga, nonostante il ciclo di antibiotici e le accurate medicazioni del farmacista di fiducia.

7 maggio 2013 - festa del santo patrono della città.
UnaM era partita alle 4 di mattina o di notte, dipende dal punto di vista, alla volta della capitale, per un convegno organizzato dall'agenzia frontexequalcosa tutto in lingua inglese.
I bambini affidati alle cure della nonna fino all'arrivo del capofamiglia.
Telefonata interlocutoria della nonna verso le sette di sera, con UnaM in piena grandine sull'autostrada.
Nonna: ciao Unam sei arrivata?
UnaM: arrivata dove? a casa no perchè sono partita da Roma solo 1 ora fa e quindi no, non sono ancora arrivata. Perchè ? - panico nella voce della figlia al pensiero che potesse essere capitato qualcosa ai bambini -
Nonna:  no, sai volevo sapere dov'eri .... silenzio ....
UnaM: umph ?
Nonna:  sai ... scooby mi ha morso mentre gli stavo mettendo il collare ... perchè sai non voleva uscire e così mi ha morso ...
UnaM: ma, mamma, sei andata al pronto soccorso? ... che tipo di ferita ti ha fatto?
Nonna:  noooo, non è cosa da ospedale .... ho pulito la ferita con l'acqua ossigenata e ...
UnaM con tono polemico, memore della sera di Natale: ...e non sei andata in ospedale?
Nonna: ma no, che vuoi che sia ... poi mi ha vista Pippo (n.d.b.: trattasi del medico di base, oculista, che non ha una grande fama di essere un bravo medico, neanche nella sua specializzazione)
UnaM: mamma .... sei sicura che non devi mettere dei punti ... non so ... ti ricordi a natale?
Nonna: no, no STAI TRANQUILLA !!!

8 maggio 2013 - continuazione dei festeggiamenti di sannicola
Unamamma si stava arrampicando sulla ripida scaletta che portava sul terrazzo per vedere le acrobazie delle frecce a tre colori appositamente giunte nei cieli della città per la festa.
Squillo di cellulare
UnaM, notando il numero chiamante: mamma, che è successo?
NonnaI: no, sai, è che la mano dove mi ha morso etc. etc. bè, non ci crederai proprio, ma è diventata gonfia come  .....
UnaM: MAMMA .... CHE TI AVEVO DETTO .... STO ARRIVANDO ....
Risultato: un' ora di coda al pronto soccorso con codice rosso a causa di un rischio setticemia (?!?!?) seguita da altrettanti minuti alla chirurgia plastica e prescrizione di otto somministrazioni di antibiotico con siringa - pare fosse l'ultima speranza per evitare l'amputazione della mano dx.

UnaMamma sorvola sugli eventi che seguirono quell'otto di maggio.
A titolo esemplificativo si permette di ricordare solo la decisione - quanto mai sofferta - di far prelevare il killer da un amico veterinario - non si è mai capito con quali finalità - per poi riprenderselo dopo una quindicina di giorni.
Bentornato Scooby !!!   

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