mercoledì 27 luglio 2011

Felicità è




 La felicità non è una meta di arrivo ma un modo di viaggiare

Unamammatralenuvole lesse questa frase quando aveva all'incirca 15 anni.
Chi non si ricorda i personaggi de "La felicità è", l'omino e la donnina fidanzatini pieni pieni di cuoricini?
Forse qualcuno più giovane di unamammatln potrebbe non rammentare, ma negli anni 80 tutte le adolescenti conoscevano a memoria le frasette, che venivano riportate sulle pagine dei diari, segreti e non.
Ebbene, unamammaragazzina promise che avrebbe fatto di questa frase il suo motto di vita, insieme agli altri 3.256 principi che strada facendo ha abbandonato.
Ma l'idea che la sua vita futura fosse improntata al carpe diem, al cogliere sempre il lato positivo delle cose che le capitavano, la rendeva la quindicenne figlia unica più felice della terra.
E per un lungo periodo riuscì a riempire le sue giornate con "ioni di positività".
In realtà ancora oggi unamammatln è capace di adattarsi a tutte le situazioni che incontra sul suo cammino, cambiando comportamenti e reazioni più velocemente di un camaleonte in calore.
Un'inguaribile ottimista, direi.
Recenti studi hanno evidenziato come le persone pessimiste si arrendano più facilmente di fronte alle difficoltà, abbiano meno successo nel lavoro, si ammalino più facilmente, mentre gli ottimisti riescano a raggiungere livelli più elevati in tutto ciò che fanno.
Ancora, si è rilevato come le persone ottimiste godano di uno stato di salute eccezionalmente buono, in quanto sembrerebbe che il loro sistema immunitario sia più efficiente: si ammalano di meno, invecchiano meglio e praticamente vivono più a lungo.
Bene ..... qualcosa non torna perchè unamammatralenubi è praticamente sotto pressione:

lancia messaggi di aiuto in bottiglia che vengono recapitati con regolarità al mittente;
chiede al mondo di fare una fermata facoltativa per permetterle di scendere con tranquillità e non in corsa;
sta smarrendo la sua innata capacità di concentrazione e di risoluzione dei problemi in un nanosecondo;
si vorrebbe buttare giù dalla finestra (metaforicamente ... eh!) ma non lo fa perchè soffre di vertigini.
Insomma, senza sapere come, è arrivata al capolinea ..... ma nonostante tutto non si ammala.
Mai.
Nemmeno un raffreddore.
Non un mal di testa da stress nè un attacco di gastroenterite che va tanto di moda di questi tempi.
Unamamma si sforza di accogliere i virus ed i batteri che vagano per la città, ma nemmeno uno che per sbaglio decida di fermarsi a casa sua.
Eppure è convinta che qualche giorno di pausa per fermare il gioco non le farebbe male.
Per riprendere poi con più lucidità e forza d'animo il suo viaggio.

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