martedì 16 novembre 2010

Ricordi lontani

E finalmente sto tornando a casa
Posso dire di essere stata nella capitale giusto il tempo di arrivare dalla stazione al flaminio a bordo di un taxi e viceversa.
Lontani ricordi appartengono ad un tempo passato, quando io e mia mamma trascorrevamo piacevoli e divertenti weekend nel cuore della città, in un albergo in Via delle Carrozze, di cui eravamo diventate clienti fisse.
Partivamo per Roma perché da piccola ero stata operata al setto nasale ed ogni tot di mesi dovevo tornare in clinica per le visite di controllo.
Era l’occasione per fare le turiste, visitare musei e monumenti, girare per negozi ed andare al ristorante.
Ricordo in particolare una tavola calda all’angolo tra via delle carrozze e via del corso.
La proprietaria, una signora dai corti capelli bianchi era sempre molto affettuosa con me, piccola bambina con il naso incerottato.
E poi un altro ristorante lì vicino, la Capricciosa, dove in realtà andavamo per fare la pizza; ogni sera c’era un signore molto anziano che somigliava un po’ a totò e che suonava il violino.
Era bravissimo.
Con il passare degli anni le nostre abitudini non sono cambiate
Solito albergo, solita tavola calda, solo i negozi sono cambiati un po’.
Da bambina impazzivo per Vertecchi, una cartoleria che vendeva ogni colore e tipo di carta che potessi sognare …. Da ragazzina invece impazzivo  per un negozio di via del corso che si chiamava da piero il fichissimo – passaparola di amiche di scuola – dove compravo felpe dai colori scioccanti come verde acido e fucsia.
Vabbè erano gli anni ottanta e quelle cose si usavano.
Poerella la mia mamma che accondiscendeva a quel genere di acquisti, chiodo compreso (però ora è tornato di moda, eh!).
 Adesso torno a roma solo per contratto, cioè per lavoro, addio turiste fai da te e giri per i musei, sarà per la prossima vita.
Epperò ! Sto viaggiando ancora una volta di spalle, mannaggia!

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