sabato 27 novembre 2010

Un piccolo contributo


La rappresentante di classe del Lemmo uno mi chiama la settimana scorsa e mi dice:
- offerta di beneficenza natalizia? -
- certo - rispondo - anzi ne prendo due - aggiungo - pensando alla lotta disperata del secondonano, fino all'ultimo capello in testa del primonano che non avrebbe mai ceduto l'omaggio.
Io sono favorevole ad ogni forma di aiuto benefico, dalla monetina alla signora che vive per strada alla vendita delle azalee della ricerca o delle arance della salute o ancora delle candele di associazioni di volontariato per l'assistenza domiciliare ai malati.
Spesso nelle piazze della mia città appaiono gazebi di associazioni di ogni tipo per la raccolta di fondi da destinare ai loro scopi benefici.
Ma l'associazione per la quale ho donato solo qualche spicciolo, in cambio di graziosissime candeline di Natale (qui a fianco), non la conoscevo.
E me ne vergogno un po', perchè aiuta i genitori che lottano in silenzio ogni giorno accanto ai loro bambini, tutti i giorni dell'anno, tutti gli anni.
Altro che solidarietà! 
"L'agebeo  Associazione genitori bambini emato oncologici - leggo - nasce nel 1990  dalla volontà di un gruppo di persone sensibili al problema della leucemia infantile.... opera da 15 anni all'interno della Pediatria Emato-Oncologica "F. Vecchio" dell'Azienda Ospedaliera Policlinico di Bari per lavorare a contatto con i bisogni e le necessità dei pazienti affetti da tumori infantili".
Sono felice di aver dato un piccolo contributo anche io.

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