lunedì 15 novembre 2010

In viaggio

Sto viaggiando.
Sono partita per Roma a bordo di un treno tutto colorato, che però dondola  di qua e di là e per qualche inspiegabile ragione io mi sento come se fossi a bordo di una nave, anzi di un pedalò.
Ho sempre sofferto in viaggio, sin da piccola, quando in auto con i miei mi ostinavo a leggere  topolino, ma il risultato era sempre lo stesso …vomitavo tutto, anche l’aria che respiravo.
Da grande non è cambiato molto. Continuo a sentirmi male in auto, in treno, in aereo, no anzi in aereo mi fanno solo male le orecchie; comunque sia io soffro il mal di mare anche in mare sul pedalò.
Quest’estate il daddy aveva deciso di andare in crociera - non avevamo ancora provato l’ebbrezza della navigazione - ed io l’ho trascorsa spiaggiata come una balena, in tutti i sensi, tra un lettino al sole ed il letto della cabina, alla faccia dei braccialetti con pressione sul punto anti V.
Meno male che i lemmings erano stati adottati dai regazzi dello squok club dall’alba alle ventitré.

Nota Di Servizio: scusa daddy, stavo scherzando, è stata una vacanza splendida, dai, rifacciamola anche  l’anno prossimo!

Ecco, mentre scrivo tutte le pinzellacchere che sto scrivendo, il treno dondola a suo piacimento e non c’è verso per me di rimanere dritta.
Non esagero … anche il signore distinto che mi sta accanto ha notevoli difficoltà a girare la pagina del suo quotidiano!!!
Forse la spiegazione ce l’ho.
Sto viaggiando di spalle, cioè il treno va in direzione opposta al mio sguardo, al contrario, come se in macchina mi sedessi guardando i seggiolini dei lemmi.
A pensarci bene io viaggio di spalle anche in macchina, perché cerco di seguire, non riuscendoci, i movimenti dei nani, in ginocchio, io, in ginocchio, non loro che sono saldamente legati con la cintura di sicurezza. Io no.
Ma durante l’ultimo viaggio che abbiamo fatto mi sono ribellata.
Perché proprio io a seguire i nani?
Perché non posso guidare ed i nani se li segue il misterguidasicura?
Perché vai piano e di questo passo non arriviamo più – mi dice - perché tanto io non mi riposo, mica posso dormire mentre al volante ci sei tu, perché sei tu la madre …. ecco, a queste parole la mia rabbia beluina esplode e solo perché padre di famiglia mi trattengo dallo storcergli il collo.
E così il daddy alla guida che impreca perché io mi sono addormentata, selezione musicale fissa su tutti ma proprio tutti i successi dello Zecchino d’Oro, meno male che hanno inventato il dvd da viaggio, che assicura almeno un paio d’ore di serena chiacchierata tra coniugi con figli.
Ohibo’, il treno ha cambiato direzione, cioè mi trovo ad andare in avanti.
Avrò sbagliato treno?

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